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I risultati sono ampiamente soddisfacenti.
Il monitoraggio nel lungo periodo attesta un andamento oscillatorio piuttosto che una tendenza costante.
Sono infatti numerose le variabili che incidono sui gruppi di alunni ad ogni annualità.
Rispetto ai 15 anni osservati, quello in questione documenta risultati intermedi per promozioni e bocciature
mentre i debiti risultano relativamente pochi. Non si hanno esiti nazionali scorporati per tipologie di scuole in prima superiore.
Viene solo affermato che la 1° classe è sempre quella con meno ammissioni alla successiva.
Il 2016-17 è comunque stato più favorevole del precedente.
La scelta dei nostri alunni si è indirizzata in modo consistente verso i Licei e verso gli istituti tecnici. In calo gli Istituti Professionali.
In Italia i Licei si confermano la tipologia di scuola superiore più scelta; seguono gli I.T. complessivamente stabili, ma con calo degli indirizzi economici e contemporaneo aumento dei tecnologici; infine sono in diminuzione le preferenze per gli I.P. ma in sensibile incremento gli I.eF.P.
In tutte le tipologie di scuola si sono riscontrati debiti e non ammissioni, oltre naturalmente a promozioni.
Nei Licei si sono conseguiti gli esiti più favorevoli, comunque simili a quelli dei Tecnici.
Rispetto allo storico, colpiscono le difficoltà negli I.P. e negli I.eF.P.
L’anno scorso c’era stato un solo respinto nei triennali e nessuno negli I.P. così come in genere era accaduto in precedenza.
Anche fra chi ha scelto in concordanza col C.O. ci sono stati problemi, ma percentualmente in modo più consistente in chi l’ha disatteso.
I maschi (10 più delle femmine) sul totale hanno conseguito maggiori promozioni, come pure più bocciature. Le femmine hanno avuto in misura superiore dei debiti, poi risolti.